Rusich

Rusich
L'Amara Storia di Sergio Rusich

mercoledì 18 febbraio 2009

Una pura formalità di P. Quignard


venerdì 20 febbraio 2009
Teatro di Cestello – Firenze
ore 21.00
regia Paolo Ciotti


con Iacopo Biagioni, Matteo Cichero, Paolo Ciotti, Pietro Fanelli
Info e prenotazioni 055294609

Paolo Ciotti 3938237059



Una notte. Tutto in una notte. Tempestosa e irreale. Nella migliore tradizione noir. Un colpo di pistola squarcia il silenzio: un uomo si aggira confuso tra la boscaglia, viene fermato da un gruppo di poliziotti che, trovandolo sprovvisto di documenti, lo portano al commissariato: deve specificare la sua identità e rispondere ad alcune domande di routine, una pura formalità burocratica.

La scena abbozza un ambiente umido e fatiscente. Una stufa, una finestra, alcune sedie. Acqua. Pioggia che filtra ovunque, inesorabile. Come inesorabile si rivela il destino del sospettato Onoff. Onoff il romanziere che finisce in questo gorgo di kafkiana memoria che appare senza soluzione. L’interrogatorio si trasforma presto nel tentativo da parte del commissario di inchiodare alle sue responsabilità il protagonista, accusato di un omicidio che si è verificato durante la notte.

La coscienza di Onoff si trova prigioniera in una sorta di limbo metafisico per tutta una notte prima di essere trasferita in un altrove non definito. All’alba, cessa la pioggia e la luce penetra sciogliendo l’enigma in un ascensione che è catarsi per il personaggio e per la scena tutta spazzando via ombre e incresciosi interrogativi esistenziali.

La vicenda è interpretata come la descrizione simbolica e metafisica di un momento di passaggio, simile all’attimo tra il sonno e la veglia, di cui si ha di certo consapevolezza ma che risulta inconoscibile e inafferrabile per la parte logica della nostra mente: una sorta di purgatorio dantesco legato al rito purificatore dell’anima dopo la morte, dove l’acqua è l’elemento principe, incessante e indispensabile.

Lo sviluppo dell’azione scenica è affidato a linee, punti e figure geometriche.

Geometria-simbolo, quindi, geometria-archetipo. Geometria-geografia. Una toponomastica dei luoghi della mente nei quali i quattro personaggi dello spettacolo si muovono dando vita a nuove linee, incroci, complessità.